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Confindustria: “Sbloccare immediatamente i lavori di dragaggio nel Porto di Ortona”

Gli industriali lanciano un appello alle istituzioni affinché si inizi, il prima possibile e senza ulteriori indugi, con le opere di dragaggio nel porto di Ortona. Le escavazioni, in un paese normale, sono interventi di manutenzione ordinaria dei porti, e andrebbero effettuate annualmente
attraverso un’apposita programmazione in grado di evitare interventi straordinari ed emergenziali. Non si comprendono, quindi, le ragioni pretestuose di alcune municipalità ed associazioni dove chiamano “fanghi” le
sabbie e “rifiuti” le sabbie A2 che, per legge, sono considerate risorse. Si rischia di inficiare la realizzazione di opere fondamentali per lo sviluppo
della nostra Regione contribuendo alla crescita delle attività portuali con importanti ricadute economiche e occupazionali sull’intera comunità abruzzese.
Nell’attuale scenario economico assai critico per la nostra Regione, con
importanti aziende che hanno valutato, purtroppo, l’opportunità di andare ad
operare altrove, in un clima generale anti impresa che si va diffondendo nel
nostro territorio, i porti di Ortona e Vasto rappresentano invece una positiva
eccezione, con volumi crescenti di traffico.
I dragaggi servono per permettere ai nostri porti di aumentarne la capacità e
servire navi di maggiori dimensioni. Lo chiedono a gran voce le imprese
associate che vogliono poter pianificare i loro investimenti in Abruzzo.
Ad Ortona, per lo sviluppo del porto e delle infrastrutture connesse, sono
stati stanziati dalla Regione oltre 53 milioni di Euro (dragaggio, realizzazione
binario ferroviario, completamento bretella viaria porto-autostrada A14,
prolungamento del molo sud). Il blocco del dragaggio del porto rischia di
compromettere irrimediabilmente la costituenda ZES, vista la centralità dei porti.
L’obiettivo della Regione è quello di attrarre investimenti per creare lavoro?
Benissimo. Siamo tutti d’accordo. Lo si dimostri però con i fatti. Si ribadisce
quindi l’urgenza e la necessità che gli interventi di dragaggio vengano
effettuati secondo le tempistiche programmate, anche per non perdere i
finanziamenti da rendicontare entro il 31 dicembre 2018. Aspettiamo quindi
una decisa presa di posizione del governo regionale che valga a contrastare
la montante azione anti-dragaggio e quindi anti impresa che rischia di creare
danni irreparabili.
Il Presidente Gennaro Zecca ha dichiarato ”Auspichiamo una convergenza di
forze per ottenere quindi un’individuazione della Zona Economica Speciale
che parta dai nostri porti.
Nessun pregiudizio ma l’invito a tutti, Regione in primis, a discutere
immediatamente del mancato dragaggio dei Porti.
La nostra confederazione si rende disponibile, fin da subito, ad un tavolo di
confronto con i portatori d’interesse”.

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