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Botta e risposta FI – M5S

“È l’ora della verità! Il coordinatore cittadino di Forza Italia Massimiliano Zocaro ed il Direttivo, di fronte allo sconcertante comportamento del Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte che, ormai da tempo non è più l’organo garante imparziale che il ruolo gli impone ma è ormai stato messo sotto tutela dal Sindaco Menna che non fidandosi dei suoi consiglieri e dello stesso Presidente Forte, dopo la débâcle sul voto contro Pollutri che lo ha visto sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, partecipa e dirige personalmente (ruolo che in alcun modo gli compete) le riunioni di capigruppo, prepotentemente escludendo argomenti scomodi da trattare in aula.
Un consigliere di minoranza è stato minacciato dal Presidente in sede di consiglio; lo stesso Presidente ha poi consentito, passivamente, che il Sindaco impedisse la discussione in aula della sentenza Pulchra che, per imperizia della amministrazione, ha visto la condanna del Comune al pagamento di oltre un milione di euro; in ogni consiglio i diritti dei consiglieri di minoranza vengono calpestati! A fronte della totale parzialità del Presidente Forte, sei consiglieri di opposizione, tra cui quello di Forza Italia, hanno preparato una mozione di sfiducia che però per essere discussa necessità di otto firme”. Ed allora Forza Italia dice: giù la maschera! Il Movimento 5 Stelle ed Unione per Vasto si ricordino di essersi proposti ed essere stati votati come alternativi al Sindaco Menna e senza indugio appongano le loro firme alla mozione di sfiducia e consentano la discussione in aula altrimenti impossibile!
Non basta gridare ai quattro venti che a Vasto, grazie ai grillini, è finalmente arrivata l’opposizione con tanto di gazebi in piazza. Bisogna dimostrarlo con atti concreti, sennò si abbaia alla luna, ma soprattutto si fa da spalla alla attuale Amministrazione. Non è comprensibile la motivazione, ridicola, che non si firma perché la mozione non passerebbe. Al Parlamento, con questa motivazione, il Movimento non avrebbe mai presentato mozioni di sfiducia allora, non avendo i numeri, eppure lo ha fatto. Eccome se lo ha fatto!
Per Forza Italia è fondamentale ribadire, con o senza i 5 Stelle, con o senza la mozione, con o senza Unione per Vasto, che un Presidente costantemente irrispettoso del principio di imparzialità e persino minaccioso, non è più il nostro presidente, non è più il presidente di tutti.
Senza mozione di sfiducia, lo è della maggioranza, della Cappa e del Movimento 5 stelle. Ma nostro no.
Se questo appello non verrà raccolto ogni iniziativa portata avanti dal Cinque Stelle o da Unione per Vasto sarà evidente pura demagogia e non crediamo più al loro effettivo intento di opposizione e, quindi, non troverà in alcuna maniera l’appoggio del nostro consigliere di Forza Italia, Guido Giangiacomo”.
Così Forza Italia di Vasto, in un comunicato stampa. La risposta dei pentastellati non si è fatta attendere, affidata anche questa ad un comunicato stampa.

 

In risposta al coordinatore di FI, che attraverso un comunicato ha intimato al M5S di “gettare la maschera” e firmare la mozione di revoca al Presidente Forte.
Rammentiamo al signor Zocaro che il M5S si è presentato agli elettori come alternativa all’attuale politica di destra e sinistra. Il M5S non è al traino, né al soldo di nessuno e risponde delle sue azioni soltanto ai cittadini di Vasto.
Fatta questa doverosa premessa, vogliamo ricordare al signor Zocaro ed agli amici di FI, che il Consigliere Giangiacomo, a più riprese, ha rivendicato in aula, in nome di una presunta onestà intellettuale, posizioni autonome rispetto ai colleghi di minoranza, anche e soprattutto del centrodestra. Gli interventi dell’Avv. Giangiacomo, alcuni dei quali fortemente polemici verso consiglieri di sua stessa parte politica, sono agli atti, insieme agli applausi da lui ricevuti dai banchi della maggioranza. E quindi, da quale pulpito viene la predica? Da dove nasce l’intimazione nei nostri confronti “giù la maschera”? Dal palco delle marionette?
Il M5S non firmerà la mozione di revoca al Presidente Forte perché non è convinto delle motivazioni addotte dal Centrodestra.
La prima motivazione riguarda il modo sbrigativo, ed a volte rude, di condurre i lavori dell’aula. E’ una novità? Peppino Forte svolge il ruolo di Presidente da 11 anni, c’è da chiedersi come mai, nelle passate due legislature, il centrodestra, pur avendo a disposizione tutti i voti necessari a presentare mozioni, non sia riuscito a revocare un Presidente così poco equilibrato nella gestione dell’aula. Aspettavano che arrivasse il M5S?
La seconda motivazione addotta dal Centrodestra riguarda la non accettazione, da parte del Sindaco e del Presidente, di due mozioni, una relativa al famoso milione da pagare alla Pulchra e l’altra ai pagamenti disposti dal dirigente Mercogliano a beneficio di alcuni avvocati per la difesa di dipendenti comunali chiamati a giudizio per motivi di servizio.
Il problema del milione da versare alla Pulchra è stato sollevato dal M5S. Il Sindaco (in evidente imbarazzo) ha dato le sue risposte in conferenza stampa annunciando la messa a punto di una strategia difensiva nei confronti del provvedimento ingiuntivo e la richiesta di chiarimenti all’Avvocatura per identificare le responsabilità dell’accaduto e prendere i relativi provvedimenti.
Sono necessarie delle risposte, che pretendiamo.
Nel caso in cui il Sindaco non chiarisca pubblicamente ed esaurientemente la vicenda, in tempi ragionevoli, ci sarà una interrogazione.
Per quanto riguarda la seconda mozione relativa al pagamento delle parcelle degli avvocati, il M5S ritiene che se non sono chiare le regole con le quali i dipendenti comunali scelgono i propri avvocati, anche a fronte di una giurisprudenza controversa, l’argomento debba essere portato in Commissione Affari Istituzionali, non essendo il Consiglio deputato per disquisizioni di carattere tecnico.
Il Consiglio comunale non merita di essere trasformato in un’arena per battaglie tra avvocati. Vadano altrove, magari nelle aule dei tribunali.
Il M5S è interessato a questioni che riguardano più direttamente la vita dei cittadini e, tra queste, le anticipazioni di cassa non ripianate dal Comune ed oggetto di una deliberazione della Corte dei conti.
Il Centrodestra è venuto per primo a conoscenza della deliberazione, ma non ne ha diffuso il testo, paventando piuttosto buchi di bilancio di 9 milioni e possibilità di default. Il Sindaco ha risposto, come al solito minimizzando, ma anche lui si è guardato bene dal diffondere il testo della deliberazione.
Questo modo di affrontare problemi e prendere posizione senza mettere a disposizione dei cittadini i documenti, i numeri e la realtà dei fatti, non ci piace. E’ politica vecchia ed opaca mentre noi chiediamo trasparenza. Il M5S tornerà a breve sull’argomento specifico della deliberazione della Corte dei conti. In questa sede riportiamo soltanto la conclusione del documento: (La Corte dei conti) “delibera di richiamare l’attenzione del Consiglio comunale sui profili di criticità segnalati”. La Corte dei conti riconosce quindi nel Consiglio comunale l’istituzione che deve essere messa a conoscenza dei fatti e che deve adoperarsi per il risanamento.
Ed allora ci chiediamo: perché il presidente Forte non ha trasmesso il documento a tutti i consiglieri? Perché il Sindaco ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sulle contestazioni della Corte dei Conti senza mettere a disposizione il documento ed i relativi contenuti? Come si è permesso il Sindaco di dire in Consiglio comunale: “Se volete chiarimenti sul documento della Corte dei conti fate un’interrogazione”?
A noi sembra che in mancanza di immediati chiarimenti da parte del Presidente Forte questo sia un ben più valido motivo per chiederne la revoca. Ne riparleremo.

 

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