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TARI: botta e risposta Carinci – Cianci

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E’ in corso una polemica tra i grillini e l’attuale Maggioranza riguardo la gestione, e il costo, del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e della Pulchra, che è l’ente che se ne occupa. Secondo il M5S, in particolare, i costi di gestione, e di conseguenza il costo pro capite che ogni cittadino vastese sopporta, o, per dirla in altri termini, la TARI che paghiamo tutti, sarebbero troppo alti, specie in confronto ad altre realtà abruzzesi, a noi confrontabili. Nella recente conferenza stampa, tenuta dai pentastellati lo scorso sabato 8 ottobre, la consigliera Carinci ha espresso una critica severa alla gestione della Pulchra da parte dell’attuale amministrazione comunale. Queste le parole della Carinci: “Quale azione ha compiuto la Pulchra per migliorare il servizio dei rifiuti? . E soprattutto, quello che veramente i cittadini vogliono sapere, quali ricavi ci sono stati dalla vendita dei materiali riciclabili? Se è vero, come è scritto sulla relazione, che l’obiettivo primario è quello di migliorare il servizio, e di abbassare i costi grazie alla vendita dei materiali riciclabili, allora, di grazia, ci dite qual è questo ricavo? Noi vorremmo saperlo… Poi c’è un’altra cosa che ci interessa molto. Perché abbiamo letto uno studio della Confcommercio, che mette in evidenza la differenza che c’è fra l’importo pro capite della TARI nel 2015 per i cittadini vastesi quello pagato dai cittadini di altre città d’Abruzzo. Parliamo, che so, di Avezzano, di Sulmona, di Lanciano. Lanciano 129 euro pro capite, Avezzano 154 e Sulmona 142, Vasto 173 euro pro capite. Il consigliere Lapenna ha detto: ‘ma che stiamo a vedere gli studi di Confcommercio?’. E che cosa dobbiamo vedere? Se non riusciamo a leggerlo dalle relazioni dei bilanci, se non riusciamo a leggerlo da altre parti, come facciamo a conoscere, a sapere se in giro ci sono dei comuni più virtuosi del nostro? Perché questi sono più virtuosi, è evidente. Allora, non stiamo a fare sempre i raffronti con i Comuni che stanno peggio di noi. Se a Lanciano, ad Avezzano, a Sulmona, a Spoltore, a San Salvo l’importo è più basso (secondo lo studio già citato, l’importo pro capite della TARI 2015 è stato di euro 122 a Spoltore, e di euro 130 a San Salvo, NdR) vuol dire che ci possiamo riuscire anche noi… anche Vasto ci può riuscire. E allora quali sono le azioni da porre in essere? Ecco perché poteva servire il tavolo di confronto. Ecco perché abbiamo puntato su quello. Speriamo che si riesca, prima o poi, a sapere se c’è veramente un modo per ridurre questi costi. Poi siamo molto preoccupati anche da una mancanza di programmazione strategica della Pulchra, in questo senso. La Pulchra è ovviamente dell’amministrazione comunale, e speriamo che si muovano anche in questo senso e ce lo facciano sapere. Questo è quello che chiediamo. Ed è questa la trasparenza che invochiamo, e continueremo ad invocare ogni volta”.  La risposta alle critiche, da parte dell’amministrazione Menna, non si è fatta attendere, ed è arrivata con un comunicato stampa del vice sindaco, Paola Cianci. Nelle righe che seguono, il testo integrale del comunicato:

“Nel rispondere alle accuse lanciate dal Movimento 5 Stelle, apprese attraverso gli organi di stampa in data odierna, è opportuno fare delle precisazioni.

In primo luogo si confonde il concetto di costo con quello di tariffa.

Come già riferito in Consiglio Comunale, la tariffa relativa alla TARI è rimasta invariata mentre l’aumento dei costi – derivante dall’estensione della raccolta differenziata su quasi tutto il territorio cittadino – è stato coperto attraverso il recupero di entrate derivanti dall’intensa attività di lotta all’evasione già avviata con la precedente amministrazione.

Tanta confusione si registra nel ragionamento fatto dalle Consigliere Cieri e Carinci rispetto al calcolo del costo pro-capite (e non delle tariffe) che ogni singolo cittadino andrebbe a sostenere, in quanto il costo complessivo viene superficialmente suddiviso per il numero degli abitanti: ciò considerando solo i residenti ed escludendo il numero di turisti e non residenti che, in estate, fa aumentare vertiginosamente il numero delle utenze, soprattutto a Vasto Marina.

Inoltre, non viene neppure considerata la ripartizione tra rifiuti domestici, non domestici e speciali che, di fatto, non gravano indistintamente su tutti i cittadini.

La media del costo pro-capite regionale è di circa 165 €/ab (dati ISPRA). È evidente che Vasto ha un costo leggermente superiore alla media. La nostra Città per flussi turistici, quantità di rifiuti prodotti, superficie territoriale, percentuale di raccolta differenziata raggiunta, è uno dei Comuni abruzzesi dove il servizio di igiene urbana e di smaltimento è tra i più impegnativi.

Sarebbe interessante, infatti, sapere se il Movimento 5 Stelle ha fatto una riflessione sul costo €/kmq o per €/kg di rifiuto. Non si può paragonare Vasto ad Avezzano: i flussi turistici sono decisamente differenti. Né tantomeno con San Salvo (70,65 kmq di estensione di Vasto contro 19,5 kmq di San Salvo). Così come non ha senso paragonare Vasto (circa 19 mila tonnellate l’anno di rifiuti) a Sulmona (circa 12 tonnellate).

Si ricorda che grazie al porta a porta a Vasto Marina, e la conseguente eliminazione dei conferimenti dei rifiuti nei cassonetti stradali da parte degli abitanti dei Comuni limitrofi, si è ottenuta una riduzione di circa 500 tonnellate nel solo periodo estivo con evidenti risparmi sul conferimento in discarica.

Inoltre grazie alla fase di start up sono emerse molte utenze non in regola con l’iscrizione al ruolo per il pagamento della tassa. Sono infatti in corso accertamenti da parte dell’ufficio tributi. Anche le attività dell’Ecosportello, gestito da Pulchra Ambiente SpA, sono state adeguate al fine di far emergere eventuali evasori.

È doveroso, infine, citare lo studio del ‘Sole 24 Ore’ (cfr. articolo del 09 novembre 2015) che evidenzia come il Comune di Vasto non abbia proceduto ad aumenti della TARI per due anni consecutivi, e si collochi al di sotto della media nazionale per il costo medio di 249euro a famiglia (contro 307 euro).

La verità è certificata dai numeri ufficiali e a Vasto le imposte non solo non sono aumentate ma sono al di sotto della media Nazionale”.

(Paola Cianci)

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