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Primarie del Centrodestra, Tagliente “Se sarò eletto, farò il Sindaco in maniera assolutamente gratuita”

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Quella a Giuseppe – Peppino – Tagliente chiude la serie delle interviste rilasciate a Vastinforma dai candidati alle primarie del centrodestra in vista della consultazione elettorale…

 

– Allo stato attuale delle cose, siete in 5 a puntare alla candidatura a sindaco di Vasto da parte del centrodestra….. perché alle primarie gli elettori dovrebbero scegliere lei piuttosto che uno dei suoi antagonisti?

Perché sono il più simpatico! Simpatico in senso letterale: sono cioè vicino – penso con un minimo di presunzione – ai problemi di questa città, all’anima stessa di questa città che io amo profondamente e che in forza di questo amore viscerale che coltivo da anni vorrei continuare a servire in un momento in cui la vedo come dire… addormentata, anzi la vedo in piena decadenza.

 

– Il percorso che ha portato alle elezioni primarie è stato abbastanza faticoso…. a suo avviso questa competizione è una prova da affrontare “obtorto collo” in nome dell’unità o una prassi da consolidare anche per il futuro?

Credo che sia una prassi da consolidare per il futuro. Io sono tra quelli che non da oggi ma da diversi anni sostengono che le primarie siano un metodo a cui necessariamente ricorrere a fronte della inesistenza o della inefficienza o della scarsa considerazione popolare per i partiti. I veri partiti non esistono più. Mi spiego: sono diventati poco più che comitati elettorali senza più nessun sussulto di partecipazione democratica e di selezione della classe dirigente attraverso i meccanismi della partecipazione interna alla vita di partito. Quindi ritengo che allo stato attuale delle cose la scelta dei candidati attraverso il sistema delle primarie, cioè rimettere alla volontà popolare la scelta del candidato ai vari ruoli istituzionali sia assolutamente corretto – direi indispensabile – anche qui a Vasto dove abbiamo ritenuto che questo fosse il passaggio necessario per dare sostanza ad un’unità che abbiamo, a dire il vero, trovato precedentemente, attraverso la formulazione e la firma congiunta di un documento politico – programmatico.
– Quale dei suoi 4 antagonisti considera il suo concorrente più temibile e perché?

Ho rispetto di tutti e non faccio graduatorie di nessun tipo.
– Supponiamo che lei vinca le primarie….. a giugno dovrà vedersela, sia pure con tutto il centrodestra a supportarla, col centrosinistra, col M5S e, forse, con qualche altro concorrente….. quale risultato si aspetta alle elezioni amministrative?

Tagliente sindaco!
– Supponiamo adesso che lei sarà il nostro prossimo sindaco: una esigenza attualmente molto sentita dai nostri concittadini è quella della sicurezza: è evidente che certe tipologie di reato sono in aumento e l’opinione pubblica ne è giustamente allarmata….. durante l’attuale amministrazione, sia pure su sollecitazioni dell’opposizione, si è da poco attivato l’impianto di videosorveglianza….. la sua amministrazione invece cosa farà di concreto?

Non c’è dubbio che la sicurezza sia al primo posto tra i problemi da affrontare e a cui dare soluzione. Senza sicurezza non c’è pace sociale. La sicurezza e la pace sociale che ne consegue sono i presupposti su cui costruire una armonica, corretta, serena vita sociale. Non credo che la videosorveglianza possa risolvere da sola il problema né credo che un poliziotto o un vigile urbano in giro in ogni angolo di questa città basti… sarebbe per altro impossibile schierare un tale numero di tutori dell’ordine. La sicurezza si ottiene ristabilendo il controllo sociale. Noi siamo rimasti immuni e ancora parzialmente siamo, come dire, distanti da situazioni di grande allarme
– anche se l’allarme c’è – perché fino a qualche anno fa c’era questo controllo sociale: il centro storico era abitato, la piazza era frequentata, ci si conosceva. Ciò era dovuto anche alla presenza di punti di aggregazione che sono ormai scomparsi: la piazza, la parrocchia, il bar, i luoghi sportivi, la villa comunale… le ville comunali sono ormai impraticabili, soprattutto dopo certe ore. La ormai scarsa frequentazione di questi luoghi pubblici, e nel contempo anche l’allontanamento degli abitanti dal centro verso le periferie, aggrava il problema sicurezza. La soluzione vera è ristabilire – e non è difficile – la presenza di questi “presidi umani” all’interno della città, ristabilendo quindi quello che io chiamo il controllo sociale.
– Oltre alla sicurezza, quali saranno le altre sue priorità e come intende farvi concretamente fronte?

Il mio obiettivo è ristabilire il primato della cultura in una città che dorme, in una città distratta, in una città che non è più in sintonia con la storia, e in cui i cittadini non si conoscono più, non riconoscono più, non ridono neanche più. Intendo quindi partire dalla riaffermazione del primato della cultura che porti alla individuazione di un modello di governo della città e di sviluppo economico della stessa. Questa è la direzione su cui vorrei marciare… di questo c’è bisogno oggi e per fare questo non servono neanche i soldi! mi fa ridere il ritornello che abbiamo sentito per 10 anni da Lapenna e soci “non ci sono soldi non ci sono soldi non ci sono soldi”… si possono fare delle cose anche senza soldi, cose che ridiano però ai cittadini l’orgoglio di appartenere ad un territorio, ad una città e ad una storia.

– In un recente incontro coi cittadini vastesi, Massimo Desiati si è impegnato, qualora diventi sindaco di Vasto, a svolgere il suo ruolo per tutta la durata del mandato, rinunciando quindi a candidarsi al Consiglio Regionale o al Parlamento o comunque a qualsiasi incarico incompatibile col ruolo di Primo Cittadino. Se la sente di prendere un impegno simile coi vastesi anche lei?

Si! non ho più l’età per nutrire altre ambizioni se non quella di ridare un minimo di dignità e di decoro a questa città. Aggiungo, come ho già dichiarato, che un modo che ritengo giusto, onesto e opportuno per dimostrare il disinteresse personale e l’interesse a risvegliare questa città sarà, da parte mia, rinunciare, se sarò eletto, a percepire anche un solo centesimo dell’indennità. Farò il Sindaco in maniera assolutamente gratuita, destinando questi soldini – che sono abbastanza! – ad attività sociali e culturali.

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