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Presentato questa mattina in conferenza stampa dalla Regione e dal team ‘Abruzzo Attrattivo’ un “codice etico” per un turismo sostenibile nelle aree protette

Presentato questa mattina a Pescara, presso la sede di viale Bovio della Regione, il Codice etico per il turismo sostenibile nelle aree protette. «Un documento – come ha sottolineato il vice presidente Giovanni Lolli – di cui c’era decisamente bisogno in un territorio protetto per circa un terzo e che ha fatto della propria immagine green un volano per lo sviluppo di un turismo che oggi più che mai deve essere consapevole e pienamente rispettoso dell’ambiente, in linea con quanto maggiormente richiesto a livello mondiale».
Il codice etico è una diretta filiazione del progetto Abruzzo Attrattivo, nato nel 2015 all’interno della Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri in diretta collaborazione tra l’associazione del Panda, lo IAAP (Istituto Abruzzese Aree Protette), la cooperativa Il Bosso e Majambiente. Una iniziativa creata in puro spirito di volontariato con la sola “missione” di promuovere l’enogastronomia, l’artigianato, le tradizioni e la cultura del territorio favorendo e promuovendo un turismo sostenibile e di qualità nella Regione Verde d’Europa.
Un passo importante è stato rappresentato dalla presentazione pubblica di Abruzzo Attrattivo, nel maggio scorso a Pescara. Durante questo evento (e subito dopo con ulteriori adesioni formali via mail) numerosi operatori, istituzioni, strutture ricettive e associazioni hanno sottoscritto la Carta della Cooperazione Turistica Integrata d’Abruzzo (CTIA), ulteriore passo verso una fruizione sostenibile e rispettosa di un territorio di eccezionale valore naturalistico qual è quello delle aree protette abruzzesi. Il gruppo Abruzzo Attrattivo, coordinato da Maria Cristina Mancinelli e Paolo Setta, ha quindi stilato il codice etico, in collaborazione con l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (AIGAE), Abruzzo Mountains Wild, Wolftour e altri forti sostenitori.
Il documento ha avuto infine, con specifici incontri, quella che potremmo definire la sinergica cooperazione della Regione nelle persone del vicepresidente Giovanni Lolli e del direttore del Dipartimento Turismo Giancarlo Zappacosta. Per la parte di competenza è stato anche interessato il settore Parchi con l’assessore Donato Di Matteo.
Ne è venuto fuori un documento importante, perfettamente in linea con le posizioni espresse dal Codice Mondiale di Etica del Turismo, aperto a chiunque nel rispetto dei principi e valori enunciati.
Il Codice etico sarà infatti sottoposto via via all’attenzione di tutti i portatori di interesse per raccoglierne le adesioni. L’obiettivo finale è quello di sostenere lo sviluppo di un turismo di qualità legato alle tematiche ambientali, a uno stile di vita sano e a una fruizione intelligente, autentica ed esperienziale, non impattante, rispettosa dell’integrità del territorio e della biodiversità vegetale e animale, beni da tutelare e da trasmettere indenni alle future generazioni.

Nelle righe che seguono, il testo del Codice etico per intero:

 

 

 

Abruzzo Attrattivo – Il Turismo come esperienza
#authentictravelexperience
PRESENTA
Il Codice Etico per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette
#ecotourism #versolaquaLità

 

 

In riferimento a quanto adottato dal Codice Mondiale di Etica del Turismo il quale riafferma gli
obiettivi enunciati nell’articolo 3 dello Statuto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, con il
presente documento s’intende enunciare la forte volontà di voler riaffermare tali principi nelle aree
naturalistiche che caratterizzano la Regione Abruzzo, in un’ottica di sostenibilità complessiva.

Il Codice Etico per il Turismo Sostenibile è un documento deontologico che si attiene ad una logica
tesa a conciliare lo sviluppo economico in ambito turistico con la tutela ambientale.
In considerazione della continua crescita ed espansione del settore, determinata da motivi di
piacere, affari, cultura, religione o salute, e tenuto conto dei suoi effetti, sia positivi che negativi,
sull’ambiente, l’economia e la società, si elencano di seguito i criteri necessari affinché il turismo
si sviluppi in modo responsabile nonché esperienziale. Nell’ambito del diritto di tutte le persone di
utilizzare il proprio tempo libero per fini di piacere o di studio, nel rispetto dell’ambiente e delle
comunità locali, il Codice si rivolge nello specifico allo sviluppo di un turismo di qualità legato alle
tematiche ambientali e ad uno stile di vita sano, di contro ai più diffusi fenomeni di massa,
impattanti per il territorio e per la sua integrità, come bene da tutelare e trasmettere alle future
generazioni. Questo tipo di turismo inoltre, costituisce un trend in forte crescita perfettamente in
linea con il mercato attuale, che tende ad accantonare mete tradizionali alla ricerca di una vera e
propria esperienza di viaggio, autentica e di qualità, che susciti emozioni nuove “turismo
esperienziale” attraverso un’offerta unica e irripetibile, affidata ad operatori esperti nel rispetto
della normativa vigente in materia di lavoro, sicurezza, ed aree protette.

L’offerta turistica come attività organizzativa di territorio pone in essere tutta una serie di saperi e
conoscenze, da applicare in modo responsabile.

Alla luce di quanto esposto, ogni operatore è tenuto a:
1. Operare come una figura professionale qualificata, con preparazione adeguata e competenze
specifiche in materia.
2. Conoscere e rispettare le normative nazionali, regionali e locali, i regolamenti e le procedure di
riferimento in materia di legislazione ambientale applicate nelle aree protette.
3. Comunicare all’Ente Gestore di riferimento delle aree protette, la propria presenza nel territorio
unitamente ad informazioni sull’attività che si intende svolgere, ai fini di una corretta tutela,
controllo e gestione di aree sensibili da parte dell’Ente preposto.
4. Progettare e programmare lo svolgimento di laboratori ed iniziative di educazione e divulgazione
ambientale in accordo con l’attività di direzione e coordinamento dell’Ente gestore, al fine di
garantire il corretto svolgimento e scientificità.
5. Controllare e verificare la corretta gestione della propria attività relativamente allo scaglionamento
sia in termini di tempo che spazio dei flussi di turisti e visitatori in particolare nelle aree protette,
trattandosi di luoghi particolarmente sensibili.
6. Identificarsi, esplicare la propria attività con rigore, trasparenza, correttezza, diligenza e perizia,
assumendo un atteggiamento responsabile e consapevole nell’esercizio dell’attività, adottando un
comportamento adeguato, operando in sicurezza e seguendo i principi della trasparenza e della
correttezza delle informazioni fornite, incluse quelle previste dalle leggi vigenti.
7. Operare nei termini e nel rispetto delle competenze stabilite per legge per lo svolgimento delle
attività, la cui organizzazione e svolgimento è demandata ai soli operatori autorizzati e specializzati
o ATI in forma di aggregazione societaria, come ad esempio lo svolgimento delle escursioni da
parte delle guide autorizzate o della creazione di pacchetti turistici da parte dei tour operator o ATI,
in conformità e nel pieno rispetto delle regole della fiscalità.
8. Promuovere attività nel rispetto della normativa vigente in materia, attraverso operazioni di
marketing inteso come scambio di valori e fabbisogni, che mirano alla qualità dei luoghi e dei
servizi, spalmando le presenze su un arco temporale che punta alla destagionalizzazione di un tipo
di turismo sostenibile, esperienziale ed autentico.
9. Tutelare l’ambiente in cui opera, illustrarne le caratteristiche nonché i punti di forza e debolezza,
rispettando i ritmi di vita inerenti la flora e la fauna locale e far godere del fascino della natura
imparando a rispettarla.
10. Rispettare in qualità di professionista di settore e dunque responsabile dello sviluppo turistico
territoriale, l’imposizione di limitazioni o restrizioni nelle attività allorquando queste vengono
esercitate in luoghi particolarmente sensibili: zone di alta montagna, zone costiere, in particolar
modo aree protette.
11. Informare e sensibilizzare il personale delle infrastrutture e dei punti di accoglienza turistici, sulle
attività svolte nel rispetto della sostenibilità e tutela del patrimonio naturale costituito dagli
ecosistemi e dalla biodiversità, e di promuovere attività a sostegno della cultura, tradizioni,
enogastronomia e artigianato locale.
12. Esplicare la propria attività nel rispetto del patrimonio naturale e della conservazione e
valorizzazione della biodiversità degli ecosistemi con una particolare attenzione alla preservazione
delle specie minacciate della fauna e della flora selvatiche, nonché mantenere un comportamento
secondo i canoni della sostenibilità.
13. Stabilire relazioni umane in uno spirito di comunità volto all’inclusione e alla condivisione del bene
comune come identità espressa dal “patrimonio ambientale e culturale” da tutelare nella sua
integrità, nel pieno riconoscimento delle figure professionali operanti nel settore e dei relativi ruoli,
capacità e competenze tecnico – scientifiche.
14. Promuovere il turismo enogastronomico, a favore delle strutture che utilizzano prodotti
agroalimentari locali e a km0, nonché forme di artigianato locale.
15. Promuovere forme di mobilità sostenibile come componente strategica per un turismo legato al
benessere e alla qualità degli stili di vita.

CARTA DELLA COOPERAZIONE TURISTICA INTEGRATA D’ABRUZZO
In riferimento alla Carta della Cooperazione Turistica Integrata d’Abruzzo, presentata in data
15 Maggio 2017 presso l’Aurum di Pescara e sottoscritta dagli operatori di settore e stakeholder, si
ritengono fondamentali i cinque valori riportati:
I sottoscrittori si impegnano a mantenere alta la qualità dell’offerta turistica:
1) Operando attraverso una concorrenza costruttiva e non sleale nei confronti dei propri competitors
promuovendo l’offerta turistica integrata di tutte le strutture e attori coinvolti con gli stessi
obiettivi e finalità del PST 2017 – 2022 verso un turismo quanto più omogeneo di qualità.
2) Contribuendo alla promozione dell’offerta turistica nel rispetto dei criteri di sostenibilità
ambientale
3) Promuovendo la qualità dei prodotti enogastronomici e artigianali locali
4) Operando attraverso l’impiego e il coinvolgimento di personale qualificato e certificato nel
rispetto di tutte le normative vigenti in materia di lavoro e formazione professionale
5) Promuovendo l’innovazione e la competitività dell’offerta turistica integrata, in linea con le realtà
emergenti nel panorama globale e quanto richiesto dal mercato attuale.

LA VISIONING ETICA
Il turismo quale fattore di sviluppo sostenibile (Art. 3 del Codice Mondiale di Etica del Turismo)
prevede il coinvolgimento di una multidisciplinarietà di figure e competenze specifiche con il
compito di salvaguardare l’ambiente e le risorse naturali, con la prospettiva di una crescita
economica sana, continua e sostenibile, tale da soddisfare in modo equo le necessità e le
aspirazioni delle generazioni presenti e future.
Tutte le forme di sviluppo turistico che permettono di economizzare le risorse naturali rare e
preziose, in particolare l’acqua e l’energia, evitando per quanto possibile la produzione di rifiuti,
dovranno essere privilegiate ed incoraggiate dalle autorità pubbliche, nazionali, regionali e locali.
Le infrastrutture turistiche e le attività turistiche dovranno essere concepite e programmate in
modo tale da tutelare il patrimonio culturale e naturale costituito dagli ecosistemi e dalla
biodiversità preservando le specie minacciate della fauna e della flora selvatiche; i responsabili
dello sviluppo turistico, ed in particolar modo i professionisti, dovranno acconsentire
all’imposizione di limitazioni o restrizioni alle loro attività allorquando queste vengono esercitate in
luoghi particolarmente sensibili: zone di alta montagna, zone costiere, in particolar modo le aree
protette.
Il turismo nella natura e l’ecoturismo sono riconosciuti come forme di particolare arricchimento e
valorizzazione del turismo, a condizione che rispettino il patrimonio naturale e le popolazioni locali
e rispondano alla capacità di accoglienza dei luoghi.

IL PRINCIPIO E LA CONCESSIONE DELLA PREMIALITA’
Al fine di rispettare e tener conto del presente documento verrà riconosciuta una premialità agli
operatori e strutture aderenti alla CTA con i requisiti standard minimi, attraverso un
attestato/marchio di riconoscimento da apporre presso la propria sede, piattaforma web, o altre
forme di comunicazione da concordare.
 

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