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“BASTA ROGHI!” domani a Pescara

Tante e importanti le adesioni pervenute in queste ore per il sit-in/conferenza stampa promosso per domani, sabato 2 settembre, a Pescara, in piazza Sacro Cuore, dalle 10:30, all’insegna dello slogan: “Facciamoci sentire! BASTA ROGHI”. Il dato più confortante è dato dalla adesione personale di numerosi cittadini, abruzzesi e non solo, che hanno preannunciato la propria presenza: è evidente la volontà di testimoniare scendendo in piazza la gratitudine a chi sta concretamente operando contro le fiamme ma anche la richiesta perché si correggano gli errori e si rendano impossibili in futuro le repliche di un simile immane disastro.
Nel 2017, anno caratterizzato da temperature massime elevate e lunghi periodi siccitosi, è stato registrato in Italia uno spaventoso aumento degli incendi, sia nel numero complessivo sia per quanto riguarda la superficie percorsa dal fuoco: secondo i dati European Forest Fire Information (EFFIS), diffusi da ISPRA, l’aumento da gennaio a metà agosto rispetto alla media del decennio precedente sarebbe del 260%! Un dato impressionante, cui dovranno essere aggiunti i più recenti incendi abruzzesi, a cominciare dal Morrone, che arde da un paio di settimane e per il quale a questo punto la più concreta speranza sembra essere l’arrivo di un perdurante maltempo.
Accanto ai cittadini, per chiedere scelte precise e coerenti a livello nazionale e locale, e che la politica impari dai propri errori e sia capace quando occorre di correggere decisioni sbagliate, ci saranno diverse associazioni: WWF e Legambiente, che hanno lanciato l’iniziativa, il CAI Abruzzo, che ha visto sparire sotto il fuoco una delle montagne simbolo della regione, Libera Abruzzo, la cui lotta contro tutte le mafie sarà testimoniata anche in questa occasione; Federparchi, principale vittima di quelli che vanno senza esitazione considerati attentanti incendiari. E ancora: il Comitato Cittadino di Chieti che raccoglie ben 80 associazioni e organizzazioni di categoria del capoluogo teatino; il FAI Abruzzo e Molise, stanco di vedere un prezioso patrimonio, artistico e naturale, alle mercé di pochi malfattori; Mountain Wilderness; la Lega del Cane di Pescara che fa del proprio impegno in favore degli animali una bandiera; Acqua e Beni Comuni Chieti; “Gli amici di Peppino” di Moscufo (PE); il C.P. Club per l’Unesco di Chieti; l’associazione Noi del G.B.Vico; l’associazione turistica “Parco Majella Costa dei Trabocchi”. Il mondo della politica, rappresentato dai partiti che hanno inviato la propria adesione: Sinistra Italiana; Art. 1 MDP Abruzzo con il proprio deputato Gianni Melilla. Vogliono esserci anche la cultura (Artisti per il Matta) e la ricerca scientifica: ha aderito la Societas Herpetologica Italica, Sezione Abruzzo e Molise; ci sarà una rappresentanza della Società Botanica Italiana, sezione Abruzzo e Molise che ha affidato a un giovane ricercatore il compito di illustrare in piazza la questione rimboschimento. Una sorta di anticipazione di quello che le associazioni chiedono alla politica: consultare prima di fare le proprie scelte università e centri di ricerca indipendenti. All’incontro sarà presente Mario Mazzocca, sottosegretario della Regione Abruzzo con delega all’ambiente, ma anche una rappresentanza sindacale dei Vigili del Fuoco, alcuni Sindaci del territorio colpito dai roghi, volontari che testimonieranno il tanto che si sta facendo e quello che occorrerebbe ancora fare.
L’elenco è forzatamente incompleto, fermo alle 12 di venerdì 1 settembre, mentre sull’indirizzo mail abruzzo@wwf.it continuano ad arrivare adesioni. Sabato, in occasione dell’evento, potremo avere un dato preciso anche se sarà comunque impossibile, per ragioni di spazio, elencare le adesioni personali, e di questo ci scusiamo con i cittadini.
Le prime richieste, che saranno comunque meglio definite nell’incontro di sabato, partono da quello che in questi giorni è stato detto e ripetuto:
·         ai Carabinieri Forestali e alla Magistratura di impegnarsi ancor più di quanto sempre fanno per stanare e punire questi criminali incendiari e gli eventuali loro mandanti;
·         ai Parchi e alle aree protette di centuplicare gli sforzi in difesa della Natura e di adottare misure di prevenzione adeguate;
·         alla Regione di dotarsi di un efficiente piano di sorveglianza e di intervento anti-incendi e di programmare il futuro ascoltando non solo chi ha interesse a lavori in appalto, ma esperti indipendenti che indichino la strada giusta da percorrere;
·         ai cittadini tutti di segnalare tutto quanto vengono a sapere in merito a comportamenti scorretti o illegali che possano aiutare le forze dell’ordine a svolgere le indagini trasformandosi in attivi difensori del proprio territorio.

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