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Gli scatti dal set di “Timballo” a Ripattoni in Arte: tra le immagini in mostra quelle all’esperto di politiche internazionali Mukuna Samulomba Malaku

 

Dal 23 al 30 luglio 2017 nell’ambito della rassegna Ripattoni in Arte ci sarà, ogni sera dalle 19 alle 23 in una sala del Palazzo Saliceti, la mostra “Timballo, scatti da un film” a cura di Marco Cordone e Diego Feliciani, nella stessa occasione sarà proiettato un video del back stage a cura di Davide Lupinetti. Si tratta del lavoro realizzato in parallelo alle riprese di “Timballo”, il corto girato a Campli lo scorso anno con interpreti di fama internazionale come Ivan Franek e Maria Grazia Cucinotta. Tra gli scatti anche le immagini di un attore del corto molto particolare, un esperto di politiche internazionali che si è cimentato nella recitazione per lanciare un messaggio importante: l’importanza dell’integrazione.

Se la recitazione prevede finzione e il calarsi in altri personaggi nel corto “Timballo”, uno degli attori ha avuto un ruolo molto vicino al suo vissuto e alla sua esperienza di vita. Si tratta di Mukuna Samulomba Malaku che nel film interpreta un migrante che aiuta la cuoca Adelina (Nunzia Schiano) a realizzare il suo sogno: quello di far assaggiare il suo piatto a una nota conduttrice televisiva (Maria Grazia Cucinotta). Un piatto speciale dato che parla di integrazione e unione tra i popoli: si tratta infatti del timballo al cous-cous. Per questa ragione Mukuna, avvocato, esperto di politiche internazionali e soprattutto impegnato nei problemi che attraversa l’Africa, ha deciso di dare il suo contributo al corto diretto da Maurizio Forcella e sceneggiato da Pietro Albino Di Pasquale e di cimentarsi nella recitazione. Un lavoro molto apprezzato che è stato promosso dall’Associazione Itaca e dalla produzione cinematografica Officina Azzurra, in collaborazione con la Bro Company Napoli e Acciaierie Sonore.

Mukuna, da anni naturalizzato italiano, vive a Nerito di Crognaleto, ma è nato a Kakinda-Tulume, provincia del Kasai Occidentale nel centro della Repubblica Democratica del Congo, nell’ex Zaire. Dopo aver conseguito, nel 1972, la maturità classica nel suo paese d’origine ha proseguito gli studi in Italia. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e in Scienze Politiche nell’Università degli Studi di Teramo. Diplomato anche in Marketing e specializzato in Diritto Europeo, ha poi completato il percorso per la pratica forense ed è iscritto negli ordini degli avvocati di Pescara.

Una persona estremamente colta e impegnata. Tante le sue attività didattiche: insegnante a contratto nel corso di Laurea in Scienze dell’Investigazione all’Aquila e insegnante di discipline giuridiche nell’Università di Kisangani in Congo. E’ consulente tecnico per il Tribunale di Pescara in qualità di traduttore della lingua Francese ed è stato consulente per l’immigrazione al comune di Giulianova. Tra le sue attività più importanti l’aver contribuito a fondare CoMoPa (il Consiglio Mondiale del Panafricanismo), con il messaggio “non c’è Africa credibile senza il Panafricanismo” che è stato costituito a Ouidah (Repubblica del Benin); è Presidente dal 200O dell’UCIPR (Unione Congolese d’Italia per la Pace e la Ricostruzione) unica associazione a vocazione nazionale costituita da cittadini congolesi residenti in Italia; è responsabile della Commissione Giuridica della FAT (Federazione Africana in Toscana) oltre a presiedere la Sezione italiana della FCE (Federazione dei Congolesi dell’Estero) costituita nel 2002 a Parigi.

Mukuna tra le altre cose ha partecipato al Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda (ITPR) all’Arusha (Tanzania) dopo i terribili episodi del 1994. Ha portato avanti uno studio di ricerca etnologica sulle popolazioni di Aka-Sangua-Tulume, sue tribù d’origine nella provincia del Kasai-Occidentale, al centro sud della Repubblica democratica del Congo e confinante con la repubblica dell’Angola.

Un impegno il suo che in questi giorni si concentra sul nascente “Centro per gli studi per il Rinascimento Africano”, che vede l’impegno di molti studiosi, sia italiani che africani. Il centro ha l’ambizione di trasformarsi a breve in un “Istituto di studi per il Rinascimento Africano”, uno spazio per il mondo accademico africano e italiano di scambiarsi esperienze, progetti e lavorare assieme. Altro importante impegno per Mukuna è quello di tenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo nel suo paese natio, la Repubblica Democratica del Congo, dove si sta vivendo una tragedia umana e istituzionale per via di una mancata organizzazione dell’elezione presidenziale. Una guerra in corso della quale non si parla e per questo Mukuna e altri attivisti sono stati il 30 giugno 2017, giorno dell’anniversario della liberazione del Congo dal Belgio, in Piazza del Montecitorio a Roma per una manifestazione organizzata con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sui problemi attuali di quell’area. Un impegno verso la situazione del suo pase natio che Mukuna esprime anche attraverso attività divulgative, in particolare con articoli che pubblica su riviste e siti e con interviste rilasciate a varie TV e Radio come Tv2000.it e Radio Vaticana.

“Sono molto felice che il corto “Timballo” stia in questi giorni partecipando a vari Festival in Italia – commenta Mukuna Samulomba Malaku – un film molto apprezzato tanto da vincere il Bando MIBACT SIAE “SILLUMINA” 2016 – sezione Cinema. Sono fiero di questo lavoro che spero davvero possa raggiungere un pubblico sempre più ampio. Il cibo è veicolo di incontro, scambio e condivisione. Un messaggio importante che oggi più che mai merita di essere divulgato”.

 

 

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