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Il M5S: “European Day, festeggiamenti Vastesi per il 60° Anniversario dei Trattati di Roma”

A Vasto, il giorno 25 di Marzo, assisteremo ad un’iniziativa celebrativa della ricorrenza per
valorizzare la memoria, la storia e i valori comuni dell’Unione Europea.
Il nostro Sindaco Francesco Menna, fiero dichiara: “ L’Europa guarda al passato con orgoglio ed
al futuro con speranza. Ed orgogliosamente noi vogliamo ricordare come da 60 anni l’Italia
lavori nella costruzione di un’Unione in grado di promuovere la cooperazione pacifica, il rispetto
della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e la solidarietà tra le nazioni e i
popoli europei”.
Festeggiamo spensierati, dunque, e godiamoci Ludwig Van Beethoven che riecheggierà per le
piazze. Ma esattamente, per cosa dovremmo gioire?
Leggiamo alcune cifre, tanto per farci passare il sorriso…
I dati della Commissione europea di Febbraio 2017, indicano l’italia come fanalino di coda in
Europa. La stima di crescita per l’anno in corso è dello 0,9%, più basso di tutta l’area dell’euro.
Nessuna novità rispetto al triennio passato. Nel periodo 2014-16 il prodotto lordo è aumentato
dello 0,6% annuo, contro una media dell’1,6% per l’area dell’euro. Solo la Grecia ha fatto peggio.
“…la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e la solidarietà tra le nazioni e i popoli europei”…
giusto! Come non considerare questi alti valori, attraverso i quali l’Europa ci chiede di spalan-
care le braccia a tanta povera gente in fuga dalle guerre create ad hoc dai nostri “amici” del
Patto Atlantico. E, accogliendoli, diciamo loro: “Scusate per le armi e le mine made in Italy usate
contro di voi. Dovete comprendere che un patto è un patto”.
La Convenzione di Dublino solca un mare pieno di cadaveri che certo non pesano sulle coscienze
dei Capi di Governo, come non pesa sulle anime dannate di chi, a caccia di infedeli, in nome di
un Dio molto quotato in borsa, ora si scaglia contro il cuore dell’Unione e colpisce città come
Londra che forse, anche per questo, non vuole proprio avere a che fare con l’Unione.
Ma noi siamo italiani e sappiamo come tramutare un problema in opportunità, quindi, grazie al
nostro estro e al genio creativo delle mafie, con il permesso dell’alta Corte e i soldi della mamma
Europa, abbiamo creato il business del rifugiato che unito al sapiente modello di caporalato,
oggi rappresenta anche un market place per i nostri giovani laureati, purchè provvisti di tessera
del partito.
Inno alla gioia, nuovamente interrotto da qualche politicante lamentoso. Attingiamo dalle sacre
scritture del Corriere della Sera, che nel Febbraio 2017, scrive così: “Fin quando il pensiero
prevalente, soprattutto della classe politica italiana, continua ad attribuire la colpa di tutti i mali
del Paese all’Europa, siamo destinati a rimanere il fanalino di coda. Più isolati, e più poveri.”
Dai, diciamocelo, quando l’attore è scarso, porta in scena le proprie sfighe e allora tutti a
prendersela con l’Europa. Ma come, con tutti i soldi messi a disposizione! Basta farsi avanti e
usarli per investire in infrastrutture, tecnologia e ricerca così magari poco a poco, tra un voucher
e un altro, usciamo da questa crisi di madre tedesca e padre americano!
Sono in nostri Amministratori in grado di intercettarli? Semplicemente NO!
Fondi Ue, via alla programmazione 2014-2020… e l’Abruzzo?!?
Sono circa 370 milioni di euro i fondi europei fermi nei cassetti della Giunta Regionale e dei
Dipartimenti. Fondi che dovrebbero arrivare sul territorio e che invece sono fortemente in
ritardo per manifesta incapacità di chi governa.
La regione Abruzzo è ferma al palo. La Commissione ha dato il via libera ai programmi operativi,
rispettivamente 13 agosto 2015 per il FESR e addirittura il 17 Dicembre 2014 il FSE. Una regione
veloce e attenta avrebbe dovuto iniziare la pubblicazione dei bandi il giorno dopo.
E invece siamo qui, a distanza di due-tre anni, ancora ai blocchi di partenza.
Imprese, associazioni, cooperative che operano nel sociale e destinatari delle misure di politiche
attive per il lavoro, attendono le azioni di un governo regionale immobile.
Il nostro territorio già provato dalle difficoltà dovute dal sisma e dall’emergenza neve, ha
urgente bisogno di efficienza e velocità da parte della Regione Abruzzo.
Ti aspetto a Vasto….
L’allora candidato Sindaco, oggi Primo Cittadino, Francesco Menna, nel maggio 2016 a pochi
giorni dal voto, dichiarava: “Ci giochiamo la grande partita dei fondi comunitari, Vasto dovrà es-
sere capace di acquisire risorse attraverso un ufficio pubblico da costruire in Comune, per la
città e per il comprensorio: solo pensando nell’ottica di area vasta potremo diventare una città
europea. Come primo atto politico lanceremo l’assessorato alle Politiche comunitarie”.
Se guardiamo indetro alla giunta Lapenna poi, troviamo il vuoto piu totale in materia. E dire che
l’ex Sindaco, quest’opportunità l’ha avuta e ancora l’avrebbe, in qualità di Presidente ANCI
Abruzzo, potrebbe magari candidare la nostra città, presso l’Osservatorio Nazionale Smart City.
Una iniziativa ANCI in partnership con FORUM PA, che dal 2013 rappresenta un
hub per dare e, soprattutto, riceveresupporto, sia in termini di idee ed esperienze da replicare, sia per la creazione di una rete di soggetti in grado di promuovere innovazione nei territori. Se non avete idee,
ora sapete dove cercarle.
Quindi, caro Sindaco Menna, la squadra di giovani hai tentato di farla, sempre che duri il tempo
di un bando, ma qualche vecchia gloria di esperienza, dovevi pur tenertela per giocare la partita
sul campo europeo. Ma senza una strategia di gioco e duro lavoro, altro che Europa, qui si
rischia di retrocedere o peggio di scomparire.
Quindi, siamo sempre dell’idea di festeggiare e gioire?
Che “Inno alla gioia” sia, allora, con lo sguardo al futuro… semmai ce ne sarà uno per noi,
sempre piu poveri italiani.

Movimento 5 Stelle Vasto

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