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Il Nuovo Faro: “Il prefetto ordina e tace sui numeri… I sindaci si ribellano”


<< Anche a Vasto è partita la corsa allo S.P.R.A.R. (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).
Finalmente il governo e soprattutto il ministero, si accorge del fallimento dei Cas ( centri accoglienza straordinari), che hanno generato disordine, disagi, incomprensioni, invivibilità, ma soprattutto mancanza di integrazione effettiva ed auspicata per il rifugiato.
Ora saranno i sindaci ad occuparsi dei progetti, cui affidare le speranze e le storie dei richiedenti asilo.
Ma nel frattempo delle strutture private, degli ospiti, dei numeri spropositati, delle loro condizioni di salute, del loro impegno giornaliero, che ne sarà?
Una lunga discussione giuridica ed amministrativa, ha accompagnato il punto all’ordine del giorno, nelll’Aula consiliare, ma senza effettivamente donare alla Città, quel senso di tutela, di vigilanza, di tranquillità, nel sapere che tutto sia sotto controllo.
La dimostrazione proviene dal proverbiale intervento dell’assessore al ramo Marchesani, che con sincerità, ammette di non avere contezza di quanto accada nel territorio cittadino, poichè il prefetto, seppure interpellato, oppone riservatezza e riserva di competenza funzionale e strategica nella gestione flussi migratori.
Bene, prendendo per buono, quanto rilevato
da tale condotta, ci chiediamo se e come il prefetto, intenda controllare tali strutture, le loro condizioni, gli effettivi consumi e le condizioni allocative igienico-sanitarie.
L’Anci con il suo presidente regionale, consigliere Lapenna, ci fa sapere che il decreto ministeriale è stato voluto e concertato con l’ Anci nazionale, prevedendo una clausola di salvaguardia, per i Comuni aderenti, che si vedranno esentati da nuovi arrivi, nel rispetto della quota del 2,5 x1000 abitanti.
Ma la domanda nasce spontanea, cosa potrebbe accadere se il prefetto in deroga a tale clausola, opponesse l’urgenza e la straordinarietà nel superare tali limiti?
La domanda la rivolgiamo all’Amministrazione targata Menna che, sui blog locali titola” DALLE OPPOSIZIONI TANTO POPULISMO”.
Eppure, lo stesso Lapenna alle ore 12,00 del 30 gennaio scorso, proferiva all’indirizzo delle stesse minoranze sic ” registro un clima positivo in questa fase di dibattito” .
Nel giro di poche ore, il clima positivo si è stranamente rarefatto, chissà!
Sprar, Cas , o atre fattispecie di ospitalità, non interessa al popolo, ma interessa che la Città sia governata anche in quei “meandri” a cui fino ad oggi è stato impossibile accedere.
Integrazione sì, ma applicazione della legge e soprattutto rimpatri per gli irregolari >>.

Daniele Montemurro

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