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Breve storia dell’Astronomia, interessante convegno dello scorso sabato. L’iniziativa de L’Accademia de’ Scugnizze ha riscosso successo

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VASTO. Con la seconda discussione avente per tema la “Breve storia dell’Astronomia”, sabato 26 novembre scorso, presso la sala convegni della Società Operaia di Mutuo Soccorso in Vico Raffaello n° 1 (traversa Corso de Parma), a Vasto, si è concluso il Convegno organizzato da L’Accademia de’ Scugnizze Associazione Culturale e Laboratorio d’Arte Filodrammatica onlus dal titolo “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

“Dopo essere usciti dall’interessantissima escursione fatta, sabato 19 novembre, in compagnia del geologo Michele Di Totto, intorno ai 4,5 miliardi di anni della Terra, siamo passati, con il Fisico ed Astrofilo Massimo Corrado, a veder le stelle: l’Astronomia” ha detto il Presidente dell’associazione, Mario Di Luca.

I TEMI – Numerosi graffiti ritrovati certificano l’interesse da parte dell’uomo, fin dai suoi primordi, ad osservare e a studiare il cielo. Comprendere l’Universo non rientra nella nostra sfera di esperienze e, pertanto, ci risulta alquanto difficile da capire. L’universo è nato con il big bang circa 13,7 miliardi di anni fa e con essa la nostra galassia, poi 5 miliardi di anni fa è nato il sole e si è formato circa 4,6 miliardi di anni fa il sistema solare, con la terra e gli altri pianeti. Per spiegare il big bang di solito si ricorre all’esempio della sfera. Questo esempio, però, è in parte fuorviante, perché la sfera, così come del resto tutti gli oggetti, è tridimensionale, mentre le dimensioni dell’universo sono quattro: alle tre, infatti, è da aggiungersi il tempo, che purtroppo è difficile da rappresentare con una sfera. L’Universo è finito ma illimitato; non ha, cioè, confini, non esiste una parete dove finisce l’Universo. Ma questo non significa niente. Infatti, la luce nello spazio non viaggia in linea retta, perché deviata dalla gravità, e quindi, anche a far uso del telescopio più potente per spingere lo sguardo il più lontano possibile, non è da escludere che, alla fine, ci si accorga di star ad osservare un corpo celeste a noi vicino in quanto la luce ha evidentemente subito nel suo percorso numerose deviazioni.
“Il tempo scorre veloce e le due ore e mezza, tre ore, sicuramente non sono sufficienti ad esaurire, in modo esaustivo, l’argomento. A noi è bastato suscitare la curiosità negli astanti. L’Accademia de’ Scugnizze intende ringraziare tutti coloro che hanno patrocinato l’iniziativa, cioè Il Comune di Vasto, la Provincia di Chieti, il Centro Servizi per il Volontariato della la Provincia di Chieti, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Vasto, la Casa Editrice Controcorrente di Napoli, la Fita e la Fita Abruzzo” ha concluso Mario Di Luca.

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