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Bucciarelli e Castaldi replicano a Menna

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Dopo la conferenza stampa di Francesco Menna di ieri, Angelo Bucciarelli e Gianluca Castaldi, chiamati in causa dal sindaco, hanno risposto a stretto giro di posta. Bucciarelli ha ribadito di considerare un’anomalia che il sindaco conservi per se stesso la delega dell’Urbanistica, a maggior ragione quando si tratta di approvare un progetto in cui è coinvolto un congiunto del sindaco stesso: “Esiste il conflitto d’interessi per il fatto stesso che, alla presentazione, da parte di un congiunto del sindaco, di un progetto, egli si è dovuto assentare dalla giunta”. Di qui l’invito a Menna a non mantenere ulteriormente la delega in questione. Castaldi, chiamato in causa dal sindaco riguardo alla valorizzazione dei terreni di risulta dell’ex tracciato ferroviario e allo status lavorativo del suo segretario – che cumulerebbe due redditi – ha risposto nel merito, definendosi “figlio di impiegati che non hanno proprietà di terreni, eletto e non nominato da un partito e quindi libero, frequentatore assiduo del mio posto di lavoro (8:30 – 22:00)”. Inoltre, ad avviso del senatore dei 5stelle, “si può condividere o meno il mio lavoro politico, ci mancherebbe, ma null’altro è permesso, ancor di più a chi milita nel Partito Democratico noto a tutti per le sue azioni n Parlamento, sia riguardanti la devastazione dei diritti, sia nella salvaguardia di interessi lobbisti della peggior specie che in quella di malfattori (vedasi leggi su corruzione, votazioni su immunità, favoritismi ad personam etc etc etc)”. Segue una stoccata diretta a Menna: “non reputo necessario andare in Procure per capire se una delega sia da tenere o meno, è una questione semplice da capire: e se lui non la capisce significa che non è quel bravo ragazzo col quale il Partito Democratico ha tentato di coprire la propria natura. Se ho un parente che vende gelati, negli anni in cui amministro, quel parente non tratterà gelati con il pubblico. Soprattutto se chi regge ‘il cono’ dovessi essere io. Sono scelte. Io le farei”. Castaldi continua difendendo il suo segretario: “Il mio collaboratore è stato scelto per merito e curricula quando nemmeno sapevo chi fosse avendolo incontrato una sola volta. Il suo curriculum parla da solo.
Non ha Ristoranti, non ha NOMINE POLITICHE nei trasporti pagate dai cittadini, non è consigliere comunale. Insomma non ha introiti multipli a carico della collettività. Nello Staff sindacale non è così.
Anche queste sono scelte. Io le ho fatte così, il Sindaco le ha fatte diversamente. Tutto qua. Ma la differenza è nei fatti ed è abissale!”. “Sconsiglierei – conclude Castaldi – di andare in Procura: potrebbe generare ulteriori indagini a carico di chi amministra il comune”.

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