Si svolgerà il 19, 20 e 21 dicembre prossimi “Solidarietà Tricolore”, iniziativa promossa da “Giovani in Movimento”, sodalizio dei giovani del centrodestra vastese, e “Gioventù Nazionale”, settore giovanile di Fratelli d’Italia. L’evento è stato presentato, con una conferenza stampa tenutasi presso la sede di FdI di Vasto, da Marco di Michele Marisi, responsabile di “Giovani in Movimento”, Carla Zinni, segretaria di Fdi Casalbordino, ed altri esponenti del partito di Giorgia Meloni. Il primo a prendere la parola è stato Di Michele Marisi che ha illustrato l’iniziativa “Solidarietà Tricolore è un’iniziativa di raccolta fondi e generi alimentari in favore degli italiani in difficoltà. Potrebbe sembrare simile ad iniziative portate avanti da altre associazioni se non fosse rivolta solo alle famiglie italiane”. L’evento si svolgerà a Vasto, presso la sede di Fratelli d’Italia in Corso Garibaldi, a Casalbordino presso la sede della Caritas in Via Marconi (N.B.: la Caritas è comunque estranea all’iniziativa, pur avendo messo a disposizione la propria sede a titolo di cortesia), e a Casoli, presso la sede di Fratelli d’Italia, in Corso Umberto. Questi gli orari: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. “Il 19 e il 20 si raccoglieranno i generi alimentari e i contributi economici” ha chiarito Di Michele Marisi, “e il 21 i prodotti alimentari saranno distribuiti, mentre i soldi raccolti saranno impiegati per pagare le bollette di chi non riesce ad arrivare a fine mese. Prenderemo noi le bollette che ci verranno date e provvederemo al pagamento”. Secondo l’uomo politico, “Faremo ciò con 2 obiettivi: primo: aiutare le famiglie italiane in difficoltà (e non sono poche). Secondo: contestare la solidarietà a senso unico verso agli immigrati che toglie risorse ai nostri connazionali che dovrebbero avere almeno, non di più, ma almeno lo stesso trattamento di chi è ospite del nostro Paese. Questa iniziativa la portiamo avanti in un territorio che ospita non pochi profughi e mi riferisco non soltanto a Vasto ma a tutto il territorio del Vastese dove gli ospiti sono centinaia e si trovano in strutture comode con 2 pasti al giorno e varie comodità nel momento in cui molti italiani dormono in auto, non hanno da mangiare e non riescono a dare da mangiare ai propri figli”. Secondo Di Michele Marisi, quindi, iniziative come “Solidarietà Tricolore” avrebbero il compito di provvedere alle famiglie italiane, vittime di una disparità di trattamento a favore degli immigrati, di un “razzismo al contrario” come egli non esita ad affermare. I beni e il danaro raccolti verranno utilizzati fino ad esaurimento. Se, passate le ore 20 del 21 dicembre, dovessero rimanere delle eventuali eccedenze, queste saranno consegnate, entro 48 ore, ad associazioni che perseguono obiettivi similari. “Prevedo delle polemiche” ha proseguito Di Michele Marisi, “che verranno da chi è comodamente seduto in poltrona davanti al computer, non ha problemi economici e può permettersi di fare il buonista. Non verranno da chi è in condizione di indigenza. Le polemiche verranno da chi continua a non fare nulla e a tenere le mani in mano lamentandosi di chi, invece, vuole aiutare i suoi connazionali come se dare la priorità agli italiani fosse una forma di razzismo e non rendendosi conto che razzismo è esattamente il contrario”. L’uomo politico ha anche invitato “tutti a collaborare a questa iniziativa, portando generi alimentari e contributi economici” e, rivolgendosi agli indigenti, ha chiarito: “Non deve esserci timore nel venire, il 21, a ritirare il cibo”. E’ stata poi la volta di Carla Zinni che ha illustrato la situazione dell’indigenza nella sua cittadina: “A Casalbordino su poco più di 6000 persone 264 usufruiscono dei servizi della Caritas: 81 famiglie, di cui solo un terzo straniere”. Sempre stando alla Zinni, “Secondo i dati della Caritas di Casalbordino, il 4% dei cittadini si avvale degli aiuti alimentari”. Secondo la donna politica, per avere un quadro più esaustivo della situazione dell’indigenza nella cittadina, a questi numeri bisognerebbe sommare quelli che, per vergogna o altri motivi, non chiedono aiuto. Il quadro complessivo che ne emerge è da considerarsi – ha sottolineato la Zinni – “abbastanza agghiacciante”.
