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Nuova Pescara, Marco Camplone: “Melina politica per far naufragare la fusione”

A distanza di quattro anni dal referendum per la fusione in un unico
comune di Pescara, Montesilvano e Spoltore, siamo di fronte a un
grande nulla che offende il voto dei cittadini e mortifica la democrazia.
Il Pdl per l’istituzione della Nuova Città che verrà presentato in
commissione lunedì presenta più di un artificio, peraltro grossolani, con
un unico obiettivo: non fare o, comunque, differire. La melina politica
della maggioranza di centrosinistra e dell’opposizione, prevalentemente
di centrodestra, ci appare come un piano per far naufragare la fusione e
cristallizzare l’attuale situazione, fatta di una frammentazione utile solo
ai potentati locali. La data del 2022 indicata dal governo regionale e
quella del 2024 suggerita dal centrodestra sono solo l’ennesimo tentativo
per spostare l’asticella più avanti con l’obiettivo di arrivare alla
sostanziale invalidazione del referendum, con grave sfregio alla volontà
popolare. L’associazione Nuova Pescara, espressione del mondo
produttivo e delle comunità locali in tutte le sfaccettature, ha elaborato e
presentato al presidente della Commissione una serie di emendamenti. Il
primo riguarda la data dell’istituzione della Nuova Pescara: 1 gennaio
2021 al posto del 1 gennaio 2022 indicato dal Testo del Progetto di
legge e del 1 gennaio 2024 suggerito da una parte dell’opposizione.
Nell’articolo 3 del Pdl, indichiamo questo passaggio: entro 30 giorni
dall’entrata in vigore della legge, su convocazione del presidente della
Regione, è costituita l’Assemblea costitutiva per la fusione. Per la nostra
associazione, in seno all’Assemblea costitutiva va istituito un Ufficio di
presidenza composto dai Presidenti delle assemblee dei consigli
comunali dei tre comuni coinvolti nella fusione con il compito di far
rispettare, per ogni adempimento, le fasi reali della fusione. All’articolo
4, indichiamo 18 mesi al posto dei due anni proposti dalla maggioranza,
il tempo per attivare le forme di collaborazione e cooperazione nei vari
settori di intervento. Ad esempio, il ciclo dei rifiuti, i servizi scolastici,
la promozione turistica e il ciclo idrico. Contestiamo apertamente la
dilatazione dei tempi, ulteriore dilatazione, contenuta nel Pdl e
chiediamo, nell’ambito dell’Articolo 5, che si accorci da 2 anni a 18
mesi il periodo a disposizione dell’Assemblea costitutiva per presentare,
ai consigli comunali coinvolti, la proposta di Statuto, la cui
approvazione dovrà avvenire entro e non oltre il termine di 60 giorni.
Nel Pdl abbiamo riscontrato una serie di passaggi inutili, senza ombra di
dubbio frutto di un parlare e scrivere politichese in cui si rimanda tutto
all’infinito. All’articolo 7, tanto per fare un esempio concreto, chiediamo
la sostituzione della “relazione conclusiva di fattibilità” con “relazione
conclusiva sulle specifiche misure predisposte per favorire il processo di
fusione”. E sottolineiamo che il parere del Presidente del consiglio
regionale sulla Relazione non potrà essere vincolante. La nostra
associazione, all’articolo 9, indica nel prefetto di Pescara pro tempore la
figura del commissario ad acta a cui affidare il compito di provvedere a
tutti gli adempimenti di legge. Per questo ruolo delicato e
importantissimo è da preferire una figura istituzionale terza, a maggiore
garanzia di tutti, al posto di una prettamente politica. L’associazione
Nuova Pescara lancia un appello ai rappresentanti di tutti i partiti: per
una volta, si lavori di concerto per costruire il futuro e non per
salvaguardare i privilegi del passato.

Il Presidente
dell’associazione ‘Nuova Pescara’
Marco Camplone

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