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Tribunale di Vasto, si spera di salvarlo

Come è ormai noto, il tribunale di Vasto, insieme a quelli di Lanciano, Avezzano e Sulmona, rischia seriamente di scomparire. Nel 2012, in ossequio al concetto di ‘spending review’, il Governo Monti allora in carica varò una riforma della geografia giudiziaria. Obiettivo della riforma, un riordino che favorisse un assetto più razionale del settore, eliminando strutture inutili, doppioni e conseguenziali sprechi. Obiettivo, questo, in sé lodevole, vista la tendenza allo sperpero che contraddistingue la gestione della cosa pubblica in Italia, ma che, in Abruzzo, ha probabilmente dato luogo a qualche errore. Si è deciso, per quel che concerne i ‘tribunali minori’ abruzzesi, il loro accorpamento ai maggiori. Ovvero: Lanciano e Vasto accorpati a Chieti, Avezzano e Sulmona a l’Aquila. In quest’ottica, i quattro tribunali minori in questione sono destinati a scomparire, e le loro funzioni verrebbero svolte nei tribunali dei capoluoghi menzionati poc’anzi. La cancellazione dei tribunali in questione, decisa nel 2012, è stata sospesa fino al 2018, quando, se non dovesse arrivare una decisione di segno opposto, diverrà esecutiva. Chiaramente questa decisione ha provocato, nelle comunità locali interessate dalle chiusure, proteste di vario tipo, con argomentazioni anche abbastanza fondate, a dire il vero. Facciamo l’esempio di Vasto: la zona di Vasto e del Vastese è oggetto, ormai da un certo numero di anni, di vari tentativi, da parte di organizzazioni criminali di vario tipo, di installarsi, in pianta stabile, nella zona. Tentativi contrastati, con una certa efficacia, dalla magistratura e dalle forze di polizia, ma che potrebbero avere una recrudescenza se venisse tolto il tribunale, che è comunque un presidio della legalità sul territorio. Senza considerare che la capacità, da parte del (nuovo) tribunale di Chieti, di poter sostituire completamente e con efficienza i tre tribunali precedenti (Chieti, Lanciano e Vasto), potrebbe non essere scontata. Inoltre, la necessità di dover raggiungere Chieti per poter usufruire del tribunale, potrebbe essere, per gli abitanti di Vasto (come di Lanciano) e a maggior ragione per i cittadini provenienti dai comuni dell’interno, fonte di disagi. Nelle ultime settimane, si sono moltiplicate le iniziative, anche da parte della classe politica, per evitare, o per lo meno rimandare ulteriormente, la soppressione dei tribunali minori. In un recente incontro presso la sede della Regione Abruzzo, infatti, i parlamentari abruzzesi si sono impegnati a presentare un emendamento al decreto ‘Milleproroghe’, che sarà approvato a gennaio, che permetterà di guadagnare tempo, posticipando la chiusura dei tribunali in questione per un numero di anni ancora da definire. La Regione, da parte sua, punterà, in concorso con le amministrazioni locali, ad un progetto di salvaguardia degli stessi.

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