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“Giù le mani dal nostro mare” (Flash Mob a Vasto Marina, Pontile – Sirenetta, 21 agosto)

Immagine di repertorio

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Siamo orgogliosi di questa tappa vastese del tour “Giù le mani dal nostro mare 2016”.
Un momento importante di informazione e di confronto, per sensibilizzare i cittadini su un tema che ci sta molto a cuore: la politica energetica sostenibile.
Abbiamo voluto ribadire che lo sforzo di tutti noi deve essere quello di tutelare e proteggere il nostro mare, che è fonte di lavoro, di bellezza e salute per tutti. Dobbiamo tenere sempre a mente quali sono i rischi connessi alle attività di ricerca di idrocarburi nei nostri mari, con particolare riferimento alle trivellazioni. L’unica scelta possibile, per salvare tutta la meraviglia che ci circonda, è dire basta alle trivelle, puntando ad un nuovo modello energetico basato sulle fonti rinnovabili.
Vogliamo che chi ci governa lavori ad un piano energetico che possa conciliare il progressivo abbandono delle fonti fossili, il risparmio energetico, l’approvvigionamento energetico da fonti alternative, insieme con la tutela del territorio, del lavoro e della salute dei cittadini.
Invece si continua a scegliere le fonti fossili, ignorando cambiamenti climatici, inquinamento, dissesto idrogeologico, fragilità del sottosuolo, danni ambientali e paesaggistici, salute dei cittadini, direttive europee.
Questa la sintesi dell’intervento di Ludovica Cieri, Consigliere Comunale M5S, all’agorà che si è tenuta sulla spiaggia, di fronte al Monumento alla Bagnante: “Abbiamo un Governo che soffre di bipolarismo: alla Conferenza sul clima di Parigi impegna il Paese a ridurre le energie fossili e a tagliare le emissioni inquinanti entro il 2050, e intanto autorizza l’estrazione delle fonti energetiche fossili nel Mediterraneo, per servire al meglio le lobby del petrolio e i grandi finanziatori partitici.
Noi cittadini dobbiamo essere consapevoli dei nostri diritti, dei pericoli delle fonti fossili e della responsabilità che abbiamo nei confronti delle generazioni che verranno, cui stiamo distruggendo tutto, a partire proprio dal nostro mare.
Possiamo e dobbiamo puntare ad una politica energetica sensata e lungimirante, alle fonti rinnovabili di energia. Ed è necessario gestire in modo virtuoso l’energia pulita, eliminare gli sprechi, promuovere l’edilizia riqualificata con progetti di efficientamento energetico, per affrancarci da fonti inquinanti e deleterie per la nostra comunità.
Non parliamo solo di pannelli fotovoltaici e pale eoliche, ma di efficienza energetica, cioè del modo in cui utilizziamo l’energia ogni giorno nelle nostre case, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici. Il più grande giacimento di energia pulita che abbiamo a disposizione continua ad essere l’eliminazione degli sprechi. Se tutti adottassimo comportamenti virtuosi, abbatteremmo la nostra dipendenza dalle fonti fossili.
Noi cittadini abbiamo il dovere di dare questo segnale: nel nostro mare noi non vogliamo le trivelle; vogliamo proteggere il mare per tutelare il nostro turismo, la nostra pesca, in sostanza la nostra economia; ma anche la nostra salute e la bellezza che ci circonda”.

Dina Carinci, Consigliere Comunale M5S, aggiunge: “Giù le mani dal nostro mare” è un monito che non è rivolto soltanto alle lobby e al nostro Governo, ma è un ammonimento rivolto anche a noi che abbiamo grosse responsabilità nell’inquinamento del nostro mare. Il mare è stato considerato una discarica per migliaia di anni ma le isole di spazzatura del Pacifico, dell’Atlantico e del Mediterraneo si sono create negli ultimi decenni a causa della nostra incuria e maleducazione. I mammiferi marini, i pesci, le tartarughe scambiano i sacchetti di plastica per meduse e li ingeriscono morendo soffocati. Non siamo ancora al punto di “non ritorno” e, con gesti semplici, dettati da un rinnovato senso di responsabilità, possiamo evitare che le condizioni del nostro mare peggiorino irrimediabilmente”.

Pietro Smargiassi, Consigliere M5S in Regione Abruzzo, contesta alla Regione la scarsa incisività sulle problematiche energetiche: “Se Ombrina Mare oggi è un ricordo del passato, è un risultato portato a casa dai cittadini, non certo dalla politica, che solo per non perdere consensi ha accettato di rinunciare. Noi abbiamo sposato dall’inizio questa causa e ci siamo battuti su tutti i livelli istituzionali e in mezzo ai cittadini. La manifestazione di oggi è volta a sensibilizzare le persone visto che il pericolo non è scongiurato. Sappiamo tutti che quasi tutta la costa Adriatica è stata già data in concessione e se i pozzi in questo momento non stanno perforando è solo per il prezzo basso del petrolio.
I cittadini, senza bandiera né colore politico, se decidono di far sentire la loro voce, risolvono ogni problema. Proprio come accaduto con Ombrina Mare, fermato da 50.000 persone decise a dare battaglia: 50.000 voti per loro sono un problema da gestire. Per una volta il popolo è tornato sovrano. Ha dettato la linea e la sua scelta alla politica. E ha vinto. I politici devono essere meri esecutori di una volontà popolare. Niente di più. Oppure è caos, è l’Italia che non ci piace”.

Conclude Daniela Aiuto, Portavoce del M5S a Bruxelles: “A livello europeo è ancora in piedi il pacchetto sull’economia circolare, di cui si sta occupando il nostro deputato Pedicini, che traccerà il percorso che l’Unione Europea intende perseguire dal punto di vista energetico. Negli altri Stati europei c’è una forte presa di posizione per cercare di svincolarsi dalla cultura del petrolio, soprattutto dal punto di vista della mobilità sostenibile, mentre in Italia il Governo si riempie la bocca di parole come economia circolare, sostenibilità, però a conti fatti non vengono prese quelle scelte coraggiose che stanno guidando l’azione degli altri Stati. Fino a quando ci sarà la politica messa sotto scacco dalle lobby che guardano al profitto più che al benessere generale, non potremo fare dei progressi”.
E sottolinea il ricatto dei posti di lavoro, puntualmente rispolverato per giustificare la prosecuzione delle trivellazioni.
La verità è che le trivelle mettono a rischio la vera ricchezza del Paese: il turismo dà lavoro a quasi 3 milioni di persone; la pesca a quasi 350.000 persone.
E dobbiamo considerare il settore dell’edilizia riqualificata in senso di efficientamento energetico. Imprese edili ed artigiani avrebbero da lavorare per decenni se lavorassero per risanare il nostro patrimonio immobiliare pubblico e privato, puntando all’indipendenza e alla sicurezza energetica della nostra Nazione.
Siamo pronti per questo: esistono progetti, professionalità e imprese pronte a fare la loro parte. E i cittadini sono pronti per lasciarsi alle spalle un passato fermo, fossile come le fonti seppellite sotto terra.

MoVimento 5 Stelle Vasto

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