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Inceneritori: M5S contro Pd

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Il Decreto Sblocca Italia continua a suscitare polemiche: adesso è la volta degli inceneritori.
E’ proprio sugli inceneritori, infatti, che si concentra un nuovo affondo dei pentastellati.
Per il M5S: “Il Governo Pd non molla, l’inceneritore in Abruzzo lo vuol proprio fare! Questo è quanto previsto dal governo Renzi nell’ultima bozza di decreto attuativo del Decreto Sblocca Italia, nella parte dedicata al trattamento dei rifiuti e agli impianti di combustione”.
“Mentre le città vengono inghiottite dallo smog” commenta Sara Marcozzi “il Presidente Renzi decide di infliggere il colpo di grazia a 8 Regioni italiane col progetto di 9 nuovi inceneritori. E proprio come avevamo annunciato già nel mese di agosto” continua “tra le regioni nel mirino dell’incompetenza renziana c’è anche l’Abruzzo”.
“La prima bozza di decreto attuativo dello Sblocca Italia che prevedeva la possibilità di un inceneritore anche nella nostra regione la denunciai io stessa lo scorso agosto – continua Sara Marcozzi – Mentre gli abruzzesi erano in ferie, il Governo Renzi tentava il colpaccio. E oggi, tra un timballo, una tombola e un brindisi distratto, il Governo prova ancora a danneggiare i cittadini subdolamente. Mi chiedo cosa stia facendo la Giunta regionale!”
“La nostra regione potrebbe essere deturpata da un ecomostro che produrrà PM10 per i prossimi 20 anni, e il Presidente D’Alfonso sta a guardare. Mentre alcuni governatori (Puglia, Marche, Sicilia Toscana e Umbria) si ribellano al governo Renzi tutelando il territorio e altri (Piemonte, Liguria e Veneto) riescono a uscire dalla lista nera degli inceneritori grazie ad un piano rifiuti eccellente, in Abruzzo il Governatore subisce passivamente le decisioni di Roma. Noi che, invece, non restiamo e non resteremo a guardare Renzi distruggere l’Abruzzo,” incalza Sara Marcozzi “abbiamo presentato una proposta di legge, di cui sono la prima firmataria per scongiurare la realizzazione di inceneritori in Abruzzo, ma come troppo spesso accade in questa amministrazione, l’appartenenza politica supera l’interesse della tutela dei cittadini e, dunque, la nostra legge giace nei cassetti della Regione. C’è un alone di mistero sui lavori del delegato all’ambiente Mazzocca rispetto al nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti. L’attuale piano risale al 2007, in spregio alla legge, siamo in ritardo di 8 anni!”
“Il Presidente d’Abruzzo, a quanto pare, resta spettatore inerme di un governo centrale che ha come unico programma distruggere la nostra regione. D’Alfonso prenda una posizione netta contro Renzi per tutelare gli abruzzesi che lo hanno votato dandogli fiducia, altrimenti, lasci governare noi.”

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