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DiCCAP: controreplica a Lapenna

Comune di Vasto - Stemma  - tagliato

Dopo il comunicato stampa con cui il Sindaco Lapenna ha risposto alle critiche del sindacato autonomo dei Vigili Urbani (DiCCAP) rivendicando il rispetto dell’autonomia  e delle prerogative della Polizia Municipale nonché il pieno rispetto delle regole nella gestione della stessa, la controreplica del sindacato non si è fatta attendere a lungo: “Il Sindaco sbandiera la cosiddetta “spending review” a sostegno della sua scelta di attribuire la direzione del Servizio di Polizia Municipale “limitatamente alla responsabilità amministrtativa” ad un dirigente non appartenente al Corpo, ma così facendo va esattamente nella direzione opposta di quella indicata dalla spending review. Infatti, il dirigente amministrativo incaricato non appartenente al Corpo della Polizia Municipale, dott. Vincenzo Marcello, è il dirigente più pagato del Comune di Vasto, e di questo se ne ha conferma dallo stesso sito istituzionale del Comune di Vasto. Inoltre, il dirigente amministrativo dott. Marcello ha a sua volta conferito un incarico di “Posizione Organizzativa”, all’interno del Comando Polizia Municipale, al Ten. Del Moro, con ulteriore aggravio di costi per le casse comunali, dato che l’incarico di P.O. comporta una importante retribuzione di posizione di circa 700/800 euro mensili in più in busta paga, oltre che una retribuzione di risultato. Questi costi possono essere tranquillamente evitati se nella Polizia Municipale ci fosse, come la legge stabilisce, un Comandante (anche non dirigente) pienamente autonomo, e non invece delegato da un dirigente amministrativo non appartenente al Corpo. Peraltro il paradosso abnorme è proprio questo: un funzionario in divisa sottoposto ad un dirigente amministrativo non appartenente al Corpo in forza di un incarico/delega di funzioni di “Posizione Organizzativa”, in totale violazione della Legge Regionale sulla Polizia Locale, come appunto ribadito agli Stati Generali della Polizia Locale regionale tenutisi a Pescara il 7 novembre scorso. In secondo luogo – prosegue la nota del sindacato -il Sindaco, che ricordiamo ricopre l’importante incarico di Presidente regionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), sostiene che il dirigente incaricato (non appartenente al Corpo di Polizia Municipale) svolge “esclusivamente mansioni di tipo amministrativo”. Ebbene anche questo è chiaramente vietato dall’art. 11 comma 3 della Legge Regionale Abruzzo n. 42/2013 in materia di Polizia Locale, come sempre ricordato dagli autorevoli ed eminenti tecnici e relatori intervenuti agli Stati Generali della Polizia Locale regionale. Inoltre il Sindaco dovrebbe ricordare che il 4 settembre 2015, sul quotidiano “Enti Locali e Pubbliche Amministrazioni – il Sole 24 Ore in collaborazione con ANCI”, è stato pubblicato un nuovo chiarissimo parere del Ministero dell’Interno (Prot. n. 15700 6396) col quale viene ribadito che non è possibile affidare l’incarico di direzione del Servizio Polizia Municipale, anche “limitatamente alla sola responsabilità amministrativa”, a un dirigente non appartenente al Corpo di Polizia Municipale. Ed anche questo parere è stato citato durante gli Stati Generali della Polizia Locale Regionale. E’ davvero sconcertante quindi che il Sindaco disconosca ciò che è stato pubblicato anche sul quotidiano degli Enti Locali e P.A. in collaborazione con l’ANCI, di cui egli è Presidente Regionale. Inoltre, il Sindaco sostiene anche che il Dirigente amministrativo (dott. V. Marcello) non esercita alcuna ingerenza nell’autonomia organizzativa del Corpo di Polizia Locale, affermando che è il “Comandante” della Polizia Municipale a svolgere le mansioni organizzative e di coordinamento. Ebbene, anche questa affermazione del Sindaco è smentita dai fatti, poiché il dirigente amministrativo non appartenente al Corpo, dott. V. Marcello, ha emanato diverse disposizioni sull’articolazione degli orari di servizio della Polizia Municipale, arrivando persino disporre, in occasione del servizio notturno estivo, che il servizio dovesse essere svolto da 2 autopattuglie composte da 1 Tenente e 4 Agenti, in totale violazione della legge nazionale e della legge regionale sull’ordinamento della polizia municipale, che invece dispongono che l’impiego tecnico operativo del personale e le determinazioni organizzative del servizio spettano esclusivamente al Comandante. Inoltre, è un dato di fatto, ben testimoniato da numerosi appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, che il Dirigente amministrativo non appartenente al Corpo, dott. Marcello, telefoni spesso e volentieri al Comando, o si rivolga direttamente agli Agenti, specialmente a quelli assunti a tempo determinato, per chiedere interventi sul territorio cittadino, comportandosi pertanto, in buona sostanza, proprio come un Comandante che impartisce ordini agli appartenenti al Corpo! Il Sindaco sostiene anche che la Circolare a firma del Capo di Gabinetto e Dirigente del Servizio Politiche per la Sicurezza e della Polizia Locale della Regione Abruzzo, dott. Ernesto Grippo, “non obbliga i Comuni a dotarsi di un dirigente esclusivo dei vigili urbani”, ed infatti così è, ma il Sindaco non dice che con quella stessa circolare il dott. Grippo ha ribadito che l’autonomia del Comandante e di tutto il Corpo di Polizia Municipale, sanciti dagli artt. 5 e 11 della Legge Regionale Abruzzo sull’ordinamento della Polizia Locale, deve essere totale e pienamente rispettata. E nella medesima Circolare il dott. Grippo si richiama anche alle Circolari n. 57/2014 e 19/2015 dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), le quali, come è stato rimarcato dal dott. Grippo durante gli Stati Generali della Polizia Locale Regionale, non fanno altro che ribadire il principio, già sancito dalla legge, della piena autonomia organizzativa della Polizia Municipale. Il Sindaco, infine, dichiara che “l’individuazione delle Posizioni Organizzative è fatta dai dirigenti nel pieno e totale rispetto delle leggi e dei regolamenti” e che il Comune di Vasto ha sempre affidato il Comando ad un appartenente al Corpo, ma così dicendo contraddice sé stesso, perché il Sindaco dovrebbe ben sapere che non si può diventare “Comandante” del Corpo a seguito di un conferimento di incarico fatto da un dirigente amministrativo non appartenente al Corpo ad un Ufficiale della Polizia Municipale, proprio perché il conferimento di una “Posizione Organizzativa” è una “delega” di funzioni dirigenziali e l’Ufficiale di Polizia Municipale che riceve tale delega rimane comunque sottoposto al Dirigente che gliela conferisce, in palese violazione delle leggi nazionale e regionale sulla polizia locale che sanciscono il divieto di sottoposizione del “Comandante” ad un dirigente amministrativo non appartenente al Corpo. Per giunta l’Ufficiale del Corpo incaricato della “Posizione Organizzativa” non può svolgere funzioni di comando anche perché il Dirigente amministrativo non appartenente al Corpo, a cui il Sindaco ha appunto attribuito la dirigenza del Servizio di Polizia Municipale “limitatamente alla sola responsabilità amministrativa”, non può ovviamente delegare all’incaricato di “Posizione Organizzativa” dei più ampi poteri di comando che egli stesso, quale dirigente, non possiede; in tal modo, infatti, si ha solo uno “Pseudo Comandante” a “responsabilità limitata” ed una Polizia Municipale con ben due figure apicali, l’una con funzioni “amministrative” e l’altra con mansioni “organizzative e di coordinamento tecnico operativo”, con evidente violazione della legge regionale sulla Polizia Locale. Inoltre il Sindaco sa bene, ma evidentemente finge di non saperlo, che per legge si può acquisire la qualifica di “Comandante” della Polizia Municipale solo a seguito di un regolare concorso pubblico ed il “Comandante” deve essere in possesso del titolo di studio della “laurea” e non di un semplice diploma di scuola media superiore, come del resto disposto anche dall’art. 26 del Regolamento del Corpo di Polizia Municipale di Vasto. Infine si ricorda che l’art. 4 della Legge Regionale n. 42/2013 in materia di Polizia Locale, stabilisce inequivocabilmente che il Sindaco è responsabile dell’applicazione della legge sul territorio comunale. In conclusione la scrivente organizzazione sindacale non può far altro che invitare ancora una volta il Sindaco al totale rispetto della legge in materia di Polizia Locale, senza arrampicarsi sugli specchi per giustificare scelte errate e non conformi al dettato legislativo, come del resto ribadito anche durante gli Stati Generali della Polizia Locale Regionale”.

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