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Vasto Film – Festival: è polemica Del Prete – Lapenna

Nicola Del Prete - polemica con Lapenna

“Semplicemente incredibile! L’amministrazione Lapenna, prima di andare definitivamente via, vuole regalarci un’altra perla delle sue: privatizzare anche il Vasto Film festival”. Così Nicola Del Prete, consigliere comunale ed esponente di spicco di Vastoduemilasedici, riguardo ” la delibera di giunta n.324 del 12 ottobre scorso che ha per oggetto: Vasto Film Festival- Accordo di Programma – Atto di indirizzo”. Obiettivo della delibera è giungere “in tempi brevi e non oltre il 30 ottobre 2015, alla firma di un Accordo di Programma per il raggiungimento degli obiettivi esplicitati in premessa”. Secondo Del Prete: “gli obiettivi indicati nella premessa riguardano la collaborazione e la direzione artistica del Festival da parte del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale. In sostanza, con questo accordo di programma, l’amministrazione Lapenna, pur sapendo che a maggio andrà via e dunque non si occuperà della organizzazione del prossimo Festival del Cinema, intende mettere un cappello sul futuro del festival stesso, limitando concretamente la libertà di scelta della futura amministrazione comunale. Dopo le privatizzazioni a suo uso e consumo di strutture comunali, adesso anche alcune delle manifestazioni che pure Lapenna criticava durante i primi anni della sua amministrazione, parlo del 2006- 2008, intende porle sotto la sua ombra. Non è pensabile per un’amministrazione comunale in scadenza, limitare le dovute scelte delle future amministrazioni nell’ambito della programmazione turistico-culturale”. Secondo il consigliere d’opposizione, quindi, bisogna “limitare l’accordo stesso ad una possibile collaborazione volta solo a garantire al festival l’eventuale patrocinio del Ministero dei beni Culturali, posto che il Centro ne abbia possibilità e non formalizzare, come sembrerebbe dalla richiesta del Centro Sperimentale di Cinematografia riportata nelle premesse della delibera che è stata votata con atto immediatamente eseguibile, che lo stesso debba ‘contribuire anche negli anni futuri alla realizzazione dell’evento’. In poche parole, ben venga la richiesta di collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, ma l’accordo di programma che Lapenna si appresta a firmare non deve essere una ‘condanna definitiva’ per la futura amministrazione comunale a subire scelte che non attengono alle nuove programmazioni”. L’accusa è quindi quella di voler “ipotecare” le scelte inerenti il Festival che saranno compiute dalla prossima amministrazione comunale.  Non la pensa così l’attuale sindaco, che replica “Il Vasto Film Festival è un evento culturale che ha raggiunto la giusta maturità per avere un posto in prima fila tra le più importanti manifestazioni cinematografiche italiane. Insieme al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, è stato tracciato un percorso nell’esclusivo interesse della Città del Vasto e non certamente per favorire qualche privato o gruppo di potere”. Inoltre “Il Consigliere Nicola Del Prete può dormire sonni tranquilli perché il mio obiettivo e  della mia amministrazione – sottolinea Lapenna – è vedere riconosciuto al Vasto Film Festival un ruolo di primo piano, a livello nazionale, partendo proprio dal patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Mi devo dispiacere di questo? Certamente no. Inoltre, ricordo che la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, presieduta dal Dott. Stefano Rulli, è articolata in due distinti settori: la Cineteca Nazionale, uno dei più importanti archivi cinematografici del mondo, e la Scuola Nazionale di Cinema, impegnata da ottant’anni nella formazione d’eccellenza per le professioni del cinema. Insomma – continua Lapenna – una struttura di caratura internazionale che può dare al Vasto Film Festival un contributo importante, in termini qualitativi, nell’esclusivo interesse della Città del Vasto e dei suoi cittadini. Questa cosa da fastidio a Nicola Del Prete o a qualche gruppo di potere? Ce ne faremo una ragione. Sono cosciente che questa opposizione, distruttiva e inconcludente, cercherà di bloccare un’iniziativa per lo sviluppo del territorio, ma ancora una volta faremo prevalere gli interessi della Città” conclude Lapenna. La replica di Del Prete non si è fatta attendere: “Lapenna non smentisce che l’accordo di programma con il Centro Sperimentale di Cinematografia ha lo scopo di ufficializzare la privatizzazione, senza gara naturalmente, di una manifestazione che altre amministrazioni potrebbero voler organizzare diversamente. Non è un problema di Del Prete, è un problema, come direbbe il buon Peppino Forte, di ‘corretta istituzionale’ a voler essere magnanimi. La verità è che Lapenna e soci, certi che nulla mai accadrà, si avventurano sempre di più in percorsi impervi, dove la trasparenza è un termine di cui si abusa eccessivamente. L’elenco delle operazioni privatistiche di dubbio beneficio per la collettività fatte da Lapenna è lungo”.

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